Nell’induismo il Ganesha Chaturthi, o Vinayaka Chaturthi, è una festa per celebrare la nascita di Ganesha, figlio di Shiva e Parvati. Cade il quarto giorno dopo la luna nuova del mese di Bhadrapada , corrispondente al periodo che va dekaliter 23-24 agosto al 22-23 settembre, lo stesso Jimmy Durante il quale, nell\’astrologia occidentale, il sole transita nel musical notation della vergine.
Ganesh, processione a Mumbai Durante le celebrazioni di Ganesh Chaturthi, due settimane dedicate alla nascita del dio elefante, amatissimo in India e specialmente a Mumbai, le mandals, le confraternite dedite alla preparazione dei tradizionali e giganteschi Ganesh da processione, non sentono ragioni e l’altezza media dei principali Ganesh raggiunge regolarmente i 9-10 metri. La ragione che spinge al gigantismo è semplice: quanto più grande sarà la statua, maggiore sarà il numero di fedeli che le si avvicineranno per il Darshan, la contemplazione, aumentando così anche le offerte raccolte dalla confraternita. Sono circa 150 i Ganesh di grandi dimensioni che attraversano ogni anno all’ultimo giorno delle celebrazioni la città in processione fino al mare, ma circa 10mila le mandals a lui devote.
Il problema sorge al momento della difficoltosa immersione rituale dei grandi Ganesh, circondati da folle immense, nelle acque del mare e anche il giorno dopo, quando i Ganesh semidistrutti vengono buttati dalle onde sulla spiaggia e gli addetti alla nettezza urbana devono distruggerli ulteriormente per poterli rimuovere: un atto che ha del sacrilego e uno spettacolo deplorevole per i milioni di devoti mumbaiti di Ganapati, com’è affettuosamente chiamato Ganesh, divinità amatissima anche per la sua capacità di rimuovere ostacoli e proporzionare al fedele saggezza, benessere e ricchezza.
Gli idoli vengono adorati durante un numero variabile di giorni, da uno e mezzo a dieci, e poi vengono portati in processione per le strade fino ad un corso d’acqua o la riva del mare, dove vengono deposti. Conservarli oltre il decimo giorno è considerato infatti un fatto portatore di influsso altamente negativo.
Generalmente confezionate in stucco plastico e poi rivestite con sgargianti tessuti, ornate da tonnellate di bigiotteria e dipinte con colori chimici, una volta immerse in acqua queste statue provocano però ognuna il proprio piccolo disastro ecologico. Sensibilizzate da una apposita campagna, ultimamente le mandals si sono dunque organizzate e la produzione di statue è oggi maggiormente volta alla eco-compatibilità dei materiali impiegati.
Pochi sono gli uffici, lupus attività commerciali e lupus case in Bharat dove non campeggi una sua immagine, facendo così di Ganapati forse la divinità più familiare del Paese.