Kutch , l’estremo ovest dell’india, e’ un fenomeno geografico di una bellezza fiera e sacabra.Quella che appare un’infinita pianura desertica che corre piatta fino all’orizzonate e’ in realta’ un’isola stagionale :il terreno che ricorda la sagoma di una tartaruga (Kachboin lingua Gujarati) e’ piatto e arido , ma i villaggi sparsi in questo territorio spettacolare e inospitale ricordano unpo’ il Pakisthan prima della separazione , e gli abitanti delle tribu’ locali producono raffinati tessuti , famosi in tutta l’india , con ricani che scintillano per gli specchietti incastonati.
La regione e’ delimitata dal Golfo del kutch, un tratto di mare pericoloso e pieno di vortici , e dai great e Little Rann. Durante la stagione secca, I Rann si presentano come una vasta distesa di fango secco e indurito che con l’inzio dei monsoni vengono innodati prima dal mare , e successivamente dalle acque dei fiumi .La salinita’ del suole rende quasi completamente sterile questa regione di basse piannure , solo gli isolotti sparsi che s’nnalzano al di sopra del terreno salato riescono a ospitare un’po di vegetazione , nella forma di erba spessa- l’unico alimento della ricca fauna della zona . queste praterie sono minacciate dal gando baval (nome scientifico Prosopis juliflora ) una pianta che si sta diffondendo sui Rann a velocita’ allarmante e che potrebbe distruggerne il fragile ecosistema ..
Una volta il Fiume indo scorreva attraverso il Kutch e luogo la rotta un tempo abitata a 5000 anni fa , finche’ un terribile terremoto nel 1819 ne altero’ il corso lasciando solo questo deserto salato. Un altro potente terremoto nel Gennaio 2001 ha nuovamente alterato la morfologia della regione , provocando 30000 vittime e distruggendo completamente numerosi viallaggi. Sebbene gli effetti di tale tragedia continueranno a farsi sentire per generazioni , i superstiti , estremamente determinati , hanno ricostruito la propris esistenza e oggi accolgono i visitatori con grande calore……