Da La Zampa il 22/04/2014
Orsi, leopardi e lupi potrebbero essere stati più in grado di adattarsi alle pressioni ecologiche dei mammiferi di altre aree del pianeta.
La maggior parte dei mammiferi che vivevano in India duecentomila anni fa vaga ancora oggi per il Continente, a dispetto di due ere glaciali, una super-eruzione vulcanica e l’arrivo degli esseri umani, i primi moderni umani che lasciarono l’Africa nel tardo Pleistocene.
Al contrario, quasi due terzi dei mammiferi nell’Eurasia settentrionale, in Australia, in Madagascar e nelle Americhe sono morti da diecimila anni. Risultati che suggeriscono che molti dei carismatici animali dell’India, come orsi, leopardi e lupi, potrebbero essere stati più in grado di adattarsi alle pressioni ecologiche dei mammiferi di altre aree del pianeta.
I mammiferi indiani sopravvissero ai periodi critici muovendosi tra rifugi sicuri e connessi. Inoltre il tempo localmente più stabile nel corso degli ultimi duecentomila anni potrebbe aver giocato un ruolo nella persistenza di questi animali. Sono gli esiti di un nuovo studio pubblicato sulla rivista PNAS condotto da Michael Petraglia della University of Oxford che ha lavorato sull’identificazione e la datazione dei fossili di animali da antichi sedimenti nelle grotte dell’India meridionale. Alcune grotte contengono sedimenti spessi dieci metri, costituiti da strati di fango depositatisi lentamente nel corso di migliaia di anni che forniscono uno sguardo sul passato, svelando dettagli sugli animali dell’epoca. Gli esami hanno rivelato che venti-ventuno gruppi di mammiferi di almeno centomila anni fa vivono ancora in India oggi.