Pattadakal fu luogo di culto per le antiche dinastie dell’attuale Karnataka: un compendio di architettura templare indù testimonia l’importanza che ebbe il sito. Pattadakal, sulle rive del fiume Malaprabha, costituisce, con Ahiole e Badami , il nucleo più importante per l’evoluzione del tempio indiano nel Deccan. Divenuta capitale politica e religiosa dei Chalukya nel sec. VII, Pattadakal sviluppò nei suoi monumenti lo stile affermatosi e definitosi nella precedente capitale Chalukya, Badami. Tuttavia, pur svolgendosi qui le incoronazioni e i riti religiosi ed ufficiali, non si ebbe mai un vero e proprio sviluppo cittadino, che rimase confinato a Badami. Pattadakal fu dunque esclusivamente un vero e proprio centro di culto dinastico. Dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, il complesso di Pattadakal si trova oggi in un villaggio a circa 20 Km. da Badami e a circa 500 Km da Bangalore, la capitale del Karnataka. La maggior parte dei templi, ai piedi di una collina, è costruita con l’arenaria rosa della regione; gli edifici offrono differenti stili meridionali di derivazione dravida Pallava, così come particolari di stile settentrionale, lo stile Nagara, mostrando chiaramente come la posizione geografica del regno ne fece un crocevia di culture tra il Nord e il Sud del Paese. Con una sola eccezione, i templi sono dedicati al dio Shiva. Subito dopo l’entrata nel recinto archeologico troverete il piccolissimo Jambulinga Temple e il Kadasiddheshvara Temple , templi del VIII sec. parzialmente in rovina, ma le cui torri, Shikara, in stile Nagara sono sopravvissute. Verso est si trova lo Sangamesvara Temple, che risale al regno di Vijayaditya, 696 – 733 d.C. ed è la costruzione più antica. Non fu mai completato ma mostra tutte le caratteristiche del più puro stile dravida, sormontato da da una torre a più piani dalle proporzioni magnifiche. A Sud-ovest un altro tempio di stile settentrionale, il Kashi Vishveshvara, immediatamente distinguibile per il toro Nandi che fronteggia il portico. L’interno della sala a pilastri è riccamente scolpito con scene tratte dalla vita di Krishna.
I templi più grandi, il Virupaksha Temple , del 740 con la sua Vimana a tre piani, e il Mallikarjuna Temple , del 745, sono emblematici dello stile meridionale e furono costruiti dalla regina del sovrano, per celebrare la vittoria dei Chalukya sui Pallava a Kanchipuram. Pur vittoriosi militarmente, i Chalukya dimostrarono di ammirare la cultura degli sconfitti Pallava, portando con sè a Pattadakal il principale architetto pallava che ne fu poi artefice. Forse la successiva morte del re influì sull’abbandono della costruzione del Mallikarajuna, non completato, come indicano anche alcune statue appena sbozzate e non terminate. Il tempio Virupaksha, di culto shivaita, offre un santuario circondato da deambulatori e uno Shivalinga di pietra nera. Un altro simbolo del culto a Shiva è il gigantesco Nandi in clorite, alto 2,6 m. all’entrata. La torre a tre piani si innalza sul santuario e le sue pareti esterne, soprattutto il lato Sud, sono riccamente scolpite. Belle anche le colonne interne, con delicate immagini tratte dal Ramayana, dal Mahabaratha e i Puranas, così come scorci di vita di corte dei Chalukyas.
Il Papanatha Temple , vicino al villaggio, mostra interessanti sculture e sintetizza in sè gli stili architettonici meridionali e settentrionali. Nel IX secolo presero il potere i Rashtrakutas: a loro si deve il tempio jain con due elefanti in pietra che completa il complesso.
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