Il nucleo principale di Kochi è costituito dal tranquillo Forte Cochin/Fort Cochin , Viaggio in India , COCHI o KOCHIN ricco di storia, e da Mattancherry . Ernakulam , la moderna città gemella si trova ad Est, al di là di un braccio di mare. La tradizione narra che San Tommaso Apostolo giungesse sull’istmo di Kochi , in Kerala , nel 50 d.C. creandovi una prima comunità cristiana. Poi giunsero ebrei, cristiani siriaci, cinesi, persiani fino al 1502, quando Vasco de Gama vi fondò una fabbrica portoghese per la lavorazione delle spezie da esportazione. L’anno dopo arrivò Albuquerque accompagnato da frati, dando inizio alla costruzione del Forte e della chiesa. Anche gli Inglesi ebbero qui il loro stablimento per le spezie nel 1635, ma già nel 1663 l’avevano perso per mano olandese. Questi mutarono la cappella cattolica in chiesa protestante, e la cattedrale in magazzino. Quando l’Olanda fu sconfitta dai francesi nel 1795, gli inglesi ne approfittarono per impadronirsi di Kochi, col suo porto strategico e redditizio, continuandone le attività mercantili. Nel quartiere Mattanacherry si vedono ancora i magazzini delle spezie dell’epoca. Questa zona ha preservato infatti il suo carattere antico, poichè lo sviluppo si è concentrato a Ernakulam , sulla terraferma. Le barche dei pescatori scaricano ancora qui al tramonto il loro pescato, ma il fulcro economico è il porto commerciale da cui passa quella che fu per secoli la più straordinaria produzione dello Stato: gomma, pepe, cocco, tapioca, banane, zenzero, fibra di cocco e anacardi. Il contrasto tra la costa della zona del Forte e quella di Ernakulam è notevole: antichi, abbandonati edifici da un lato e svettanti grattacieli dall’altro Mattancherry Palace : una bella passeggiata, arrivando a Kochi in traghetto da Ernakulam, può iniziare proprio al molo Mattancherry , sulla cui riva sorgono begli edifici antichi in tonalità pastello e tegole; la strada principale porta verso il Palazzo Olandese il Mattancherry Palace del 1557, eretto in realtà dai portoghesi per il Raja di Kochi a cambio di favori commerciali. Gli olandesi lo ristrutturarono nel 1663. Un altro celebre edificio olandese è il Bolgatty , del 1744, dal nome dell’isola in cui si trova, oggi hotel a 5 stelle.
All’interno del Palazzo olandese, una bella collezione di abiti e oggetti d’epoca, oltre a spettacolari affreschi indiani del XVI secolo. Al piano superiore è rappresentato il Ramayana mentre quello inferiore presenta affreschi più recenti che illustrano varie scene mitologiche.
Uscendo dal palazzo, a sinistra incontrerete il quartiere ebraico e la bellissima Sinagoga Pardesi , fondata nel 1568 e ricostruita nel 1664, dopo la distruzione operata dai Portoghesi. Si tratta di un edificio molto modesto eretto tra il 1566 e il 1568. All’interno sono custodite le placche in rame con l’atto di donazione di Bhaskara Ravivarman, re di Chera (962 – 1019) che concesse a un mercante ebreo, tale Joseph Rabbane, il permesso per lui e la sua gente di installarsi nel porto di Cranganore . Gli ebrei di Kochi si dividevano in due gruppi: gli Ebrei bianchi (Paradesi) e gli Ebrei neri, meticciati con la popolazione locale che si erano allontanati dall’ebraismo originale e praticavano riti particolari. I Portoghesi, una volta installatisi a Cochin, portarono l’inquisizione e molti Ebrei furono perseguitati. Dopo la creazione dello stato d’Israele molti preferirono tornare alla loro terra d’origine ed oggi la comunità è ridotta al lumicino. Il pavimento della Sinagoga è rivestito di maioliche dipinte del XVIII secolo provenienti da Canton . Vi si ammirano anche alcuni candelabri in cristallo del Belgio. Siamo nel quartiere ebraico cresciuto nel corso degli anni attorno alla sinagoga, una vivace zona portuale al centro di un commercio di spezie. Decine di piccole botteghe e storehouse si trovano lungo le polverose vie, e in questi palazzi fatiscenti si riesce a riconoscere dall’aria gli aromi pungenti dello zenzero, del cardamomo, chiodi di garofano, curcuma, cumino. Oggi ci sono ancora questi piccoli negozi e alcuni sono diventati negozi di souvenir, antiquariato e antichità, con molte aziende che hanno la loro bottega che si affaccia su Jew Street. Si incontrano anche gallerie d’arte e negozi d’antiquariato molto suggestivi, ma non ci sentiamo di consigliarvi particolari acquisti sia per i prezzi a volte elevati sia per la difficoltà per i meno esperti di individuare e riconoscere oggetti di valore. Per raggiungere il Forte, ripercorrete il quartiere ebraico e poi proseguite lungo Calvathy bazaar road . Piegando verso l’interno dell’istmo troverete la Chiesa di San Francesco St. Francis Church , del 1564. I frati portoghesi costruirono la semplice e massiccia struttura sul sito di una chiesa lignea preesistente, forse la prima dell’India. Numerose pietre tombali di illustri portoghesi si trovano all’interno, oltre al monumento a Vasco de Gama che qui morì il giorno di Natale del 1524; il corpo venne poi trasportato a Lisbona. Nelle vicinanze si trova anche la cattedrale di Santa Cruz eretta nel 1506, ricostruita nel 1902. Belle magioni coloniali costeggiano le strade fino alla fine della zona di Forte Cochin , ombreggiate dalla vegetazione prepotente. Ovunque, sul pelo dell’acqua, le reti da pesca cinesi, introdotte in Kerala da mercanti della corte di Kublai Khan e che costituiscono senza dubbio l’emblema visivo di questa città lagunare. Ognuno di questi grandi telai in tek è comandato da un complesso sistema di pesi e carrucole. Ma sono molti i manufatti di origine cinese che potrete osservare qui: i berretti da marinaio di forma conica come gli oggetti in carta e porcellana. Al Molo di Forte Cochin potrete imbarcarvi per l’ isola di Willingdon e per Ernakulam, oppure fare un giro al porto ammirando il tramonto.
Le cose migliori che si possono fare a Cochin infatti sono passeggiare e mangiare, oltre a naturalmente presenziare uno spettacolo di teatro Kathakali . Frutti di mare e pesce strepitosi al Malabar House , all’ Old Courtyard o al Brunton Boatyard , con la bella vista sul mare offerta dal suo Kashi Art Café . Consigliamo di prendere a nolo una bicicletta e di girare nella zona di Fort Cochin, si tratta di un’area poco trafficata non congestionata dal tipico traffico indiano, è un modo divertente per girare e conoscere questa zona di Cochin che vi permette di fermarvi dove e quando lo desideriate.
Oppure potreste aver astutamente prenotato il vostro soggiorno a Kochi presso il Cherai Beach Resort a Vypeen Island , una delle molte isole che costellano la laguna della città ma l’unica ad offrire una bella spiaggia di mare, trovarsi contemporaneamente a ridosso delle Backwaters ed essere collegata alla zona coloniale di Fort Cochin tramite una breve navigazione in Ferry. E per di più in una zona tra le poche costiere del Kerala a non essere ormai piastrellate con grandi resorts. Allora, oltre che all’eccellente cucina di mare proposta, vi potrete dedicare in tutto relax al vostro benessere psico-fisico tra una nuotata presso la lunga e solitaria spiaggia, una gita in battello lungo i canali interni e soprattutto alternare il tutto con trattamenti ayurvedici.Kochin o Cochi , India in Viaggio