Sei casi nell’Uttar Pradesh. Il governo: il problema è serio
19/08/2014 LUIGI GRASSIA L’India si sviluppa, le abitudini cambiano e le mogli diventano (giustamente) più pretenziose. Sei giovani spose hanno deciso di abbandonare i loro mariti negli ultimi due mesi nello Stato di Uttar Pradesh perché hanno scoperto dopo il matrimonio che le case dove avrebbero dovuto vivere erano prive di gabinetti. Lo ha rivelato l’organizzazione non governativa Sulabh International.
La notizia può far sorridere ma l’assenza di servizi igenici in moltissime case, soprattutto delle zone rurali, è uno dei problemi più gravi della società indiana ed è stato denunciato di recente anche dal premier Narendra Modi in un discorso nel Forte Rosso di New Delhi per il 68° anniversario dell’indipendenza nazionale.
Le sei spose indiane sono proprio sei, non si tratta di una cattiva traduzione di «half a dozen»: si chiamano Neelam, Kalawati, Shakina, Niranjan, Gudiya e Sita. La loro protesta collettiva è avvenuta nelle scorse settimane nel villaggio di Khesiya del distretto di Kushinagar: una dopo l’altra hanno comunicato ai rispettivi mariti la decisione di tornare dai loro genitori fino a quando le case che le devono ospitare non disporranno di appropriati servizi igienici.
Dopo aver elogiato il gesto delle giovani, i responsabili di Sulabh International hanno annunciato che costruiranno gratuitamente i gabinetti nelle case delle sei ragazze, «per permettere di coronare degnamente il loro sogno d’amore».
Due anni fa un caso simile, di cui fu protagonista Priyanka Bharti, abitante nel distretto di Maharajganj dell’Uttar Pradesh, fece scalpore. Ora Priyanka, oltre ad aver ottenuto la costruzione di un gabinetto nella sua casa, è stata accolta dalla Ong per svolgere una attività di animatrice.