Il Festival del deserto a Jaisalmer India, Alla luna piena di febbraio, quest’anno dal 1 al 3, Jaisalmer ospita il Festival del Deserto. Una manifestazione con spettacoli di burattini, danze e musiche per accompagnare ballate che narrano vicende degli uomini del Thar. E cantastorie che rievocano le gesta eroiche dei condottieri Rajput. Perché il Rajasthan è la fiaba dell’India ma anche il suo orgoglio. Nei secoli in cui i regni indù cedevano alle armate dei Moghul provenienti dall’Asia centrale, la resistenza dei guerrieri Rajput impedì il propagare dell’islam e conservò l’indipendenza di gran parte della regione. Per fermare gli invasori i Rajput costruirono le città fortificate che contribuiscono al fascino di questa terra: da Amber a Jaisalmer, da Jodhpur a Chittorghar. Non formarono uno Stato centrale ma tanti regni basati sulla tradizione cavalleresca.
Il momento culminante del festival sono le gare tra dromedari a cui partecipano i militari dell’anacronistico Corpo dei Cammellieri di Jaisalmer e di Bikaner, oltre a nomadi del deserto convenuti per l’occasione. In otto corse di otto dromedari ciascuna si svolge la gara vera e propria. Una prova di velocità affiancata da competizioni ricche di virtuosismi. Spettacolari esibizioni nelle quali i conducenti saltano in corsa da un animale all’altro. Galoppano in tutte le posizioni immaginabili: in piedi, sdraiati lungo un fianco del cammello, sotto la pancia, sulla coda. Ed eseguono, sempre al galoppo, audaci esercizi ginnici. Il festival termina con il premio alla gorbandh meglio decorata: è una fitta maglia, tessuta e ricoperta di perline di vetro colorato e specchietti, con cui vengono adornati i dromedari.